(Last Updated On: 21 Maggio 2018)

L’importanza della mente: Training autogeno e sport

Noi atleti siamo sempre più alla ricerca dell’allenamento e della tabella perfetti, della dieta personalizzata e dell’integratore miracoloso, sempre più “schiavi” dei dati e della tecnologia.

Ma l’aspetto mentale? Ancora in pochi lo considerano e valorizzano. Scopriamo insieme la relazione Training autogeno e sport.

Ma prima…..

Ansia, stress e pre-gara, una delicata questione!

In tante occasioni abbiamo pianificato tutto alla perfezione, dall’allenamento all’alimentazione, per arrivare alla gara al meglio della condizione, ma sovente qualcosa va storto.

La notte prima della gara si dorme poco, si stenta a digerire, il cuore batte veloce, quando la sveglia suona magari noi siamo già svegli da un po’.

Alcuni diranno:

“Normale, è la tensione pre-gara, vuol dire che percepiamo la gara e siamo pieni di energie e motivazioni per dare il nostro massimo!”

NO! Questa tensione è negativa!

L’eccessivo stress pre-gara ci toglie numerose energie utili a conseguire il nostro obiettivo, che abbiamo tanto faticosamente accumulato nei mesi. Queste energie vengono così bruciate nel peggiore dei modi e nell’arco di pochissimo tempo.

Ma non è ancora finita!

L’ora della partenza si avvicina, le corse in bagno aumentano, i battiti salgono, il nervosismo cresce e diventiamo lenti persino negli ultimi preparativi, rischiando così di dimenticare cose fondamentali ( rifornimenti, abbigliamento essenziale, scarpe o simili).

Quest’ansia non è più uno stimolo  (tollerabile e utile alla buona prestazione) , ma  diventa invalidante, degenerativa!

Finalmente arriva l’ora dello start e tutto passa, ma in realtà il nostro corpo risentirà di queste extra-energie spese prima del momento utile.

Training autogeno, un valido metodo di rilassamento nello sport!

Come faccio allora a vivere le ore prima di una gara in modo rilassato e sereno? Con una tecnica di meditazione chiamata TRAINING AUTOGENO.

Che cos’è il TRAINING AUTOGENO?

Il training autogeno è una tecnica di rilassamento d’interesse psicofisiologico, nata agli inizi del ‘900 grazie agli studi dello psichiatra tedesco Johannes H. Schultz, usata in ambito clinico/sportivo nel controllo dello stress, nella gestione delle emozioni e nelle patologie con base psicosomatica.

Il training autogeno permette, in generale, di recuperare la naturale capacità di rilassarsi con la quale tutti noi nasciamo, e che tendiamo a perdere sia per i ritmi stressanti e veloci che ci vengono richiesti, sia per fattori di ordine psicologico.

Sapersi fermare significa essere pienamente consapevoli di se stessi, questo implica porre attenzione ai nostri pensieri, alle nostre emozioni e sensazioni, ed ai comportamenti così come sono senza alcuna interpretazione e distorsione.

Ciò naturalmente risulta essere di complessa attuazione a causa delle nostre difese e del funzionamento del sistema nervoso che ci portano a non vedere la realtà stessa così come è. Ciò avviene talvolta per il fatto che sarebbe molto doloroso prendere atto di determinati nostri problemi.

Il metodo di Schultz: le 6 zone corporee

Gli esercizi di rilassamento e distensione che compongono il metodo si concentrano su:

  1. PESANTEZZA: produce il rilassamento dei muscoli;
  2. CALORE: comporta una vasodilatazione dei vasi sanguigni periferici, con il conseguente aumento del flusso sanguigno;
  3. CUORE: produce un miglioramento della funzione cardiovascolare;
  4. RESPIRO: favorisce il rilassamento generale ed ossigena i tessuti;
  5. PLESSO SOLARE: apporta un aumento del flusso sanguigno negli organi interni;
  6. FRONTE FRESCA: permette una leggera vasocostrizione nella regione encefalica.

In conclusione…

Speriamo di aver acceso in voi la curiosità verso l’argomento mente – sport, sicuramente una componente che vale la pena approfondire, provando a praticare alcuni esercizi nella vita di tutti i giorni.

Negli anni sono nati svariati siti web, audio guide e video tutorial sull’argomento training autogeno; tuttavia  in caso di ansia eccessiva e invalidante, riteniamo fondamentale la consulenza di figure professionali specializzate: su tutti Psicologi dello sport e Mental coach. Questi “esperti della mente” possono aiutarci  nell’allenamento  grazie a piani di lavoro accurati e personalizzati, che vanno di pari passo con il lavoro di preparazione fisica e atletica dell’allenatore, personal trainer.

Del resto il metodo è anch’esso un vero e proprio  training, quindi…

BUON ALLENAMENTO!

–  Lo staff –